E’ un piacere vedere i bambini giocare spensierati in acqua e sulla sabbia. Come ogni estate, dopo un bel bagno, c’è il consueto momento in cui bisogna consumare il pasto preparato con attenzione dalla mamma.
Sorge però il dubbio di quanto tempo bisogna tenere a freno i bambini per impedirgli di farsi il bagno.
Dopo mangiato si possono creare dei momenti di gioco diversi, purché i bambini si tengano lontani dall’acqua e dai raggi cocenti del sole.
Solitamente in spiaggia. esistono degli spazi creati appositamente per loro. Ci sono delle zone d’ombra dove c’è qualche gazebo sotto cui ci sono dondoli, casette o degli spazi dove disegnare o leggere.
La domanda che ci poniamo è “Quante ore bisogna aspettare prima di poter immergersi in acqua”.
La cosa a cui bisogna fare attenzione è la temperatura dell’acqua. Il rischio di congestione nasce proprio dal fatto che dopo aver mangiato, la digestione rischia di bloccarsi a causa dell’acqua ghiacciata. Questo avviene anche quando si beve una bevanda molto fredda, quindi anche in questo caso bisogna essere prudenti.
Appena mangiato, l’intestino si mette al lavoro. Assorbe il nutrimento dal cibo. Per poterlo fare, ha bisogno di sangue che richiama a sé da altri distretti, per mezzo di un meccanismo di vasodilatazione a livello intestinale, che si accompagna a vasocostrizione a livello periferico, quindi nella zona addominale arriva più flusso sanguigno.
Quando ci si immerge in acque molto fredde, si viene ad interferire su questo meccanismo e avviene un blocco dei processi digestivi a causa di un abbassamento repentino della temperatura.
Rispondere alla domanda se fa male fare il bagno dopo mangiato non si può rispondere con certezza, poiché non esiste una relazione tra bagno a stomaco pieno e annegamento.
Molti esperti, però, consigliano che la prudenza non è mai abbastanza e si deve osservare ogni situazione singolarmente. Rischiare una congestione potrebbe essere molto rischioso per un bambino piccolo.
Fare un bagno a mare appena mangiato, con l’acqua molto fredda, interrompe il processo digestivo e si manifestano disturbi circolatori come nausea, vomito, crampi addominali e anche svenimento.
Tra le cause di annegamento potrebbero esserci anche queste.
Dopo mangiato non possiamo pretendere che i bambini si stiano fermi, quindi dobbiamo aiutarli a inventare delle attività di gioco. Non bisogna impedirgli di toccare l’acqua, ma la cosa importante è tenerli sempre d’occhio. Sul bagnasciuga si divertono perché si mantengono freschi e allo stesso tempo possono lavorare la sabbia bagnata creando dei castelli.
Indossare un cappellino, una maglietta e dei pantaloncini leggeri è d’obbligo e poi non deve mai mancare la crema solare con protezione totale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i fattori di rischio maggiore di annegamento, mette la mancanza di controllo dei bambini quando si trovano a giocare sul bagnasciuga. La regola è quindi, mai lasciare i bambini incustoditi.
Pare che non ci siano pericoli, ma i bambini si bagnano in continuazione e possono correre il rischio di bere acqua oppure potrebbe arrivare un’onda talmente forte da trascinarli via.
In questi casi sono maggiori le possibilità di rischio di annegamento.
Per questo motivo, si consiglia di insegnare ai bambini a nuotare molto presto, per evitare di correre dei seri rischi quando vanno al mare. Perciò tra le attività extrascolastiche sarebbe bene scegliere il nuoto.
Il nuoto serve ai bambini a mantenere una buona postura della schiena e a tenerli sempre in movimento prevenendo l’obesità.
Per quanto riguarda l’associazione fra malessere dopo mangiato e bagno a mare, diversi studi non trovano una relazione di causa-effetto.
– Specie per i bambini, sono adatti cibi leggeri che si possono portare nella borsa frigo senza alterarsi. Tanta frutta fresca è ideale e si può preparare a casa tagliata e messa in contenitori. Per evitare di farla annerire si può aggiungere del succo di limone.
– Ottime sono le focacce o il pane che si può mangiare con dei pezzi di formaggio oppure dei mini hamburger di verdure cotti alla griglia o delle cotolette di pesce.
Mangiando cibi non troppo elaborati, si può anche fare un breve bagno dopo un paio d’ore entrando in acqua molto lentamente.
– Evitare di esporsi al sole in queste ore molto calde. E’ meglio restare riparati in una zona fresca per evitare colpi di calore e scottature.
– Come abbiamo detto prima, per evitare la congestione, l’acqua del mare non deve essere ghiacciata, ma soprattutto non rimanerci troppo a lungo. I bambini a volte non si rendono conto di stare male, ma i grandi lo capiscono quando le loro labbra sono divenute blu.
– Se l’acqua del mare è molto calda, niente paura, è un massaggio per i bambini, ma bisogna, comunque entrare un po’ alla volta e restarci per poco tempo.
Regola che vale sempre: i bambini devono farsi il bagno sempre in presenza di più di un adulto che sappia nuotare e se si nota un comportamento strano del bambino è meglio correre alla prima Guardia Medica.