E’ faticoso fare i genitori ed è stancante essere educatori ed insegnanti. I bambini fanno perdere spesso la pazienza e la sera quando mamma e papà sono stanchi a causa del lavoro e devono occuparsi di più di un figlio contemporaneamente, ecco che si tende a urlare.
Lo stesso accade a scuola, quando le insegnanti non riescono a mettere in riga una classe numerosa di bambini pieni di energia.
Quando un bambino è molto piccolo, le mamme sono spesso stressate e hanno gli ormoni che creano uno stato di agitazione che spesso le porta a perdere il controllo.
Come abbiamo più volte ribadito, anche i bambini possono essere stanchi e stressati e i loro pianti e i capricci sono sintomo di stanchezza e irrequietezza.
I genitori devono trasmettere ai loro bambini serenità e dargli quell’ equilibrio mentale che li deve aiutare ad affrontare a piccoli passi i problemi della vita.
Urlare è un metodo utilizzato da molti genitori e anche dagli insegnanti quando hanno esaurito tutta la loro pazienza.
Se i bambini crescono in un ambiente dove si urla, saranno ancora più difficili da gestire crescendo.
A scuola, le maestre notano il loro disagio. Ci sono bambini cresciuti in un ambiente problematico. Alcuni hanno subito violenze psicologiche che li hanno fatti crescere con un senso di disorientamento e un disagio che li porta ad essere aggressivi e difficili da controllare.
Con questo sistema, i bambini crescono ansiosi, fortemente emotivi e con un senso d‘insicurezza che rende la loro vita più difficile da affrontare. Sentire sempre urlare non fa bene alla loro psiche e nemmeno alla salute.
I bambini, specie quelli più piccoli, con le urla, non riescono a capire le regole e non ricevono gli insegnamenti. Sentendo una madre nervosa che gli grida contro, provano soltanto tanta paura.
Loro hanno bisogno di coinvolgimento e soprattutto di essere trattati con dolcezza. Gli adulti oltre alle parole, devono dare l’esempio di come comportarsi e solo così i bambini accetteranno le regole.
Uno studio realizzato presso l’Università di Pittsburgh ha dimostrato che urlare contro i bambini più piccoli può nuocere al loro sviluppo psicologico.
Chi ricorre a questi sistemi, al lungo andare, danneggia la salute dei bambini.
Crescono nervosi e con una forma di aggressività verso i propri coetanei e un atteggiamento di chiusura nei confronti delle loro figure di riferimento che sono i genitori, ma anche gli insegnanti.
Nello studio condotto, sono stati coinvolti bambini di età compresa fra 1 e i 2 anni. Si è scoperto che con metodi educativi che comprendevano l’uso delle urla, si manifestavano sintomi depressivi e disturbi del comportamento verso i 13/14 anni. Un’età particolare degli adolescenti che cercano di esprimere la loro personalità.
I bambini, avendo avuto questo tipo di input, credono che il solo modo per essere ascoltati sia quello di mostrarsi aggressivi e urlare anche loro.
In generale, in una famiglia dove si urla non si trasmette un messaggio positivo, perché generalmente tutti parlano, ma nessuno ascolta. Non è costruttivo e non si crea l’armonia adatta per portare avanti un nucleo solido e duraturo.
Quando in un clima del genere sono coinvolti i bambini la situazione è ancora più grave.
Un bambino piccolo cerca nell’adulto protezione, amore e soprattutto si vuole sentire al sicuro da ogni tipo di pericolo.
Le urla sono di chi perde il controllo e questo rovina la comunicazione che deve avvenire sempre in maniera pacata.
Viene messa a rischio addirittura la salute dei bambini. Su di loro le urla hanno una ripercussione negativa sulla loro personalità. Tendono a copiare l’esempio dell’adulto e se lui grida vuol dire che si fa in questo modo. Il bambino diventa aggressivo e si chiude in se stesso. Non riesce ad aprirsi più e se ha dei problemi diventa pericoloso perché i genitori non vengono a conoscenza di ciò che sta accadendo.
Il Dipartimento di Psichiatria di Harvard, ha avviato uno studio sul cervello dei bambini. E’ stato evidenziato che i bambini sottoposti a violenza verbale, a umiliazione e grida, subiscono un danno della corteccia cerebrale.
A queto proposito sono stati esaminati più di 50 bambini con problemi psichiatrici derivati da una cattiva educazione e messi a confronto con 100 bambini sani.
Ebbene, si è evidenziata una riduzione delle fibre nervose che collegano i due emisferi cerebrali.
Questo comporta:
– scarsa concentrazione
– instabilità emotiva
– disturbi della personalità
Seguire i bambini è molto impegnativo e stancante, perché necessitano di attenzioni e hanno bisogno di regole che li aiutano a muoversi in un mondo a volte difficile da affrontare.
Noi dovremmo rappresentare per loro le istruzioni per l’uso, ma spesso i nostri nervi non riescono a reggere tanto stress. Per questo motivo ci facciamo prendere dal nervosismo e alziamo la voce.
Per evitare di avere reazioni nervose nei loro confronti è bene evitare di cadere in queste situazioni attuando delle strategie.
Aiutiamo la psiche dei bambini a non subire aggressività perché i bambini devono crescere in un clima sereno e felice.