Tic nervosi nei bambini. Un problema assai diffuso che crea molte ansie nei genitori.
Molti bambini manifestano dei tic che se non presi in tempo possono peggiorare e perdurare per lungo tempo. E’ importante non sottovalutare queste manifestazioni e se perdurano o peggiorano è meglio farsi aiutare da uno psicologo.
I tic sono dei movimenti involontari che possono essere costituiti da movimenti brevi del viso, delle braccia o delle spalle. In questo caso si dicono tic semplici, mentre sono complessi quelli costituiti da una sequenza di movimenti.
Quelli del primo tipo sono le smorfie del viso, movimenti del collo e colpi di tosse. Vi sono anche dei tic vocali come quello di raschiarsi la gola o tirare su con il naso.
I tic del secondo tipo, chiamati tic motori complessi comprendono il movimento frenetico dei piedi e il ripetere di un’azione in maniera continua. Nei casi più gravi siamo di fronte alla ripetizione di parolacce o di frasi sentite per ultime.
Questi segnali in un bambino non vanno mai trascurati. Nascondono sicuramente un disturbo ansioso che il bambino reprime e che manifesta con i tic.
E’ dovere dei genitori ricercare le cause di questo malessere, rivolgendosi a un neuropsichiatra infantile. Questo scoprirà se si tratta di un problema fisiologico.
Uno psicologo infantile aiuterà il bambino a esprimere con disegni e altre attività, i conflitti che sente al suo interno. In questo modo lo si aiuta a superare i suoi problemi.
Il bambino, infatti usa i tic per esprimere la sua tensione emotiva.
Forse avete notato che questo modo di fare di battere gli occhi o di strizzare il naso è fatto dal bambino in prossimità di un impegno che lo emoziona particolarmente, lo stressa o lo disturba. Un impegno scolastico, una gara sportiva, o l’incontro con il dentista.
Spesso i tic nervosi scatenano un senso di vergogna e di frustrazione tale che il bambino che prima appariva allegro e socievole, improvvisamente si isola e fa poche amicizie.
Con questa condizione, si manifesta in lui un carattere molto timido e insicuro, tanto che quando deve rapportarsi con gli insegnanti, i suoi tic sembrano accentuarsi. Teme di essere deriso.
Come deve affrontare questa situazione un genitore?
– Ogni genitore, anche se vedere il proprio figlio con dei tic nervosi non è piacevole, deve fare finta di niente. Non deve sottolineare al bambino l’esistenza del tic, piuttosto aiutarlo con un aiuto psicologico.
– Deve mostrarsi sereno, mai ansioso e preoccupato, poiché la sua agitazione non fa che aumentare la sua ansia.
– Mai prendere in giro il bambino ed evitare che altri lo facciano.
Questi comportamenti non fanno che peggiorare la condizione del bambino che tenderebbe a nascondersi per non farsi vedere. I suoi tic aumenterebbero.
Per aiutare il bambino cosa si deve fare?
1 Come prima cosa da fare è dare sicurezza al bambino. Per far si che si senta più forte, la mamma può affidargli dei piccoli compiti come quello di riordinare i giochi, preparare lo zaino da solo. Gli si può chiedere di essere aiutati ad apparecchiare la tavola o di passare la scopa.
Questi piccoli gesti fanno sentire il bambino più grande e di conseguenza gli danno sicurezza.
2 Anche se il bambino è un po’ pasticcione e viene istintivo riprenderlo, evitate di farlo tutte le volte. Non spiegategli come comportarsi, lasciatelo fare da solo per dargli fiducia e farlo crescere forte e senza ansie. Se si pasticcia quando si lava i denti o si sbrodola quando mangia, non lo fate sentire in colpa, ma piuttosto prendete la cosa con leggerezza. La prossima volta andrà meglio.
3 Per aiutare il bambino a ridurre i suoi tic e diventare una persona più sicura di sè, complimentatevi per i suoi impegni e per le sue piccole conquiste. Se c’è qualcosa che non sa fare, spiegateglielo prima con modi garbati e senza essere agitati. Poi sarà lui a compiere le azioni a modo suo.
4 Spesso il bambino merita una punizione, ma non siate troppo duri con lui. Un bambino che mostra dei tic nervosi, è particolarmente sensibile. Risentirebbe troppo delle vostre sgridate. Piuttosto fategli capire in cosa ha sbagliato e mostratevi sinceramente dispiaciuti. Mostrategli, amorevolmente, come avrebbe potuto fare e fatevi vedere sempre disposti ad aiutarlo.
Incoraggiandolo e dimostrandogli affetto, la prossima volta si sentirà più forte e in grado di poter fare meglio.
5 Può capitare che il bambino manifesti della rabbia, gettando i giochi in aria o strillando. Se anche voi vi mostrate agitati, urlate e siete aggressivi, il vostro bambino imparerà che è quello l’unico modo di comportarsi. Piuttosto dategli il buon esempio restando sempre calmi. Alzare la voce non è il comportamento migliore, né picchiare il bambino o strattonarlo. Diventerebbe un adulto violento anche con voi. Prendetelo per il verso giusto e aiutatelo a scaricarsi con una corsa al parco, un bagno in piscina, disegnando o ritagliando.
6 La sera prima di addormentarsi, leggetegli le favole e spiegategli che anche se il personaggio cattivo fa paura arriva sempre quello buono che aggiusta tutto. Così avviene nella vita, per il momento c’è sempre mamma e papà a venire in aiuto. Per ogni problema c’è sempre una soluzione.
7 Possono essere tanti i motivi che hanno scatenati i tic nervosi. Può darsi che il vostro bambino si senta trascurato perché avete poco tempo da dedicargli. Con l’arrivo di un fratellino, si senta messo da parte. Organizzatevi con il marito o con i nonni e ricavate dalla giornata un momento tutto vostro.
Il bambino sentirà l’esclusiva. Si mostrerà forte e sicuro. Si sentirà più amato e questo gli dà maggiore sicurezza.
8 Un altro motivo che causa la sua condizione è la pressione da parte dei genitori che pretendono dei miglioramenti in ambito scolastico o sportivo. Questi atteggiamenti sono pericolosi nei confronti di un bambino che si sentirà inappropriato. Penserà di essere incapace e poco amato poiché la mamma si aspetta che prenda un bel voto o un premio.
9 Per aiutare il bambino a guarire dai suoi tic, tenete un quaderno dove annotare i momenti in cui ce li ha. Potrete così scoprire quali situazioni lo disturbano e di conseguenza aiutarlo ad affrontarli al meglio.
10 A casa create un ambiente sereno per favorire la serenità del bambino e l’armonia di tutta la famiglia. Se ci sono problemi tra i genitori meglio parlarne in disparte per evitare tensioni.
11 Parlate con il bambino del suo tic, affrontate il discorso con disinvoltura. In questo modo il bambino imparerà ad accettare la sua condizione e anche coloro che lo circondano si abitueranno.