Il soffio al cuore è un passaggio di sangue attraverso le valvole che non è silenzioso e perciò si può percepire. Viene riconosciuto dal pediatra durante una visita. Con l’utilizzo del fonendoscopio, riesce a sentire bene il battito cardiaco e ne verifica la regolarità.
Il soffio al cuore non indica una cardiopatia, piuttosto sono necessari dei controlli approfonditi dal pediatra perché una cardiopatia potrebbe presentarsi senza alcun sintomo.
Anche se alla nascita i bambini sono perfettamente sani, subito dopo le prime visite, il pediatra potrebbe riscontrare la presenza del soffio a cuore, auscultando il petto con uno strumento particolare.
Non c’è da allarmarsi subito perché potrebbe trattarsi di un problema fisiologico o funzionale, che non riguarda, quindi, una malformazione.
Il soffio al cuore di cui allarmarsi è quello anatomico e interessa soltanto lo 0,8 per cento dei bambini. In questo caso si tratta di una malattia congenita del cuore o di una malformazione.
In molti casi è il ginecologo ad accorgersi dell’esistenza di una malformazione al cuore, durante l’ecografia. Nell’esaminare gli organi noterà il problema e deciderà se intervenire chirurgicamente alla nascita.
Se è il pediatra ad accorgersi del soffio durante una visita periodica del neonato, nei primi mesi di vita, deciderà se procedere con gli esami specifici. L’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma con doppler verificheranno l’entità del soffio.
Quando il pediatra effettua la visita, attraverso l’auscultazione del battito, è in grado di distinguere tra soffio fisiologico, funzionale e anatomico. Se lo si riterrà utile, si effettuerà un’ ulteriore visita da parte del cardiologo pediatrico.
Qual è la differenza tra il soffio fisiologico e quello anatomico?
Il cardiologo pediatrico sente l’intensità del soffio al cuore. Se è molto basso con intensità pari a 1 o 2 è considerato fisiologico. Quando l’intensità è superiore si tratta di soffio al cuore anatomico, chiamato anche patologico. In questo ultimo caso è meglio fare accertamenti più approfonditi.
Il bambino affetto dal soffio al cuore deve effettuare controlli periodici che saranno in grado di stabilire l’entità della malformazione e la terapia da seguire.
Il soffio al cuore è un disturbo che si può tenere sempre d’occhio. Bastano i semplici controlli periodici effettuati dal pediatra e per essere più tranquilli dal cardiologo.