Ogni tanto si sente parlare della SIDS, negli ultimi tempi più che mai. In questo articolo cerchiamo di riassumere i punti più importanti.
SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) è conosciuta anche in italiano come la sindrome della morte improvvisa del lattante. Viene chiamata anche la “morte in culla” perché i neonati vengono trovati morti proprio li. E’ il decesso improvviso del bambino con meno di un anno di età. La maggior parte dei casi comunque si verifica tra i 2 e i 4 mesi. E’ la prima causa di morte tra i neonati.
Particolarmente colpiti dalla SIDS sobo i neonati degli indiani d’America o di alcune tribù dell’Alaska, poi ci sono i bambini afroamericani e infine quelli caucasici.
Secondo le statistiche la SIDS in Italia ha un’incidenza dello 0,5 per mille, almeno secondo quelle del 2011. Si manifesta portando alla morte improvvisa del lattante sano. Anche gli esami post-mortem non evidenziano le cause e resta sempre inspiegata. Quando soccorsi prontamente possono essere rianimati e si parla in questo caso di near miss SIDS. Il rischio in questo caso, anche piuttosto elevato, è quello che vi siano lesioni cerebrali permanenti.
Secondo alcuni studi si, ma è comunque impossibile capire qual è la causa. Ci sono fattori di rischio imprevedibili, come l’età del bambino (meno di 1 anno), l’essere nato prematuro e la stagione invernale. Sono cose su cui non c’è controllo. Ci sono poi fattori di rischio prevedibili.
Uno dei fattori principali è la posizione durante il sonno. Dovrebbe stare sempre in posizione supina e mai d’un fianco o a pancia in giù. Tra le altre cose modificabili troviamo il fumo di sigaretta nell’abitazione o se la madre dumava in gravidanza. Alimentazione insufficiente in gravidanza o consumo di alcol o eroina. Può provocare la SIDS anche l’uso di troppe coperte o di troppi vestiti, infezioni respiratorie.
Alche dormire con i genitori aumenta le possibilità, soprattutto quando uno dei due o entrambi fumano, fanno uso di droghe o alcol.
E’ stato sottolineato più volte come sia proprio il fumo passivo ad aumentare il rischio della sindrome. I bambini morti per questo motivo tendono ad avere spesso una maggiore concentrazione di nicotina nei polmoni.