Molti bambini fanno la pipì a letto anche quando non sono tanto piccoli. Bisogna rassicurarli per ridurre il loro imbarazzo e specie di notte, intervenire con molta delicatezza.
L’enuresi notturna è il termine con cui si definire l’incontinenza urinaria del bambino che fa la pipì a letto. E’ molto fastidioso sia per il bambino che per i genitori che sono costretti in piena notte a doverlo cambiare e sostituire le lenzuola.
E’ importante incoraggiare il bambino, parlandogli delle proprie esperienze. Rassicurarlo poiché a molti è accaduto di fare la pipì a letto e perché presto questo problema si risolverà anche per lui.
Che cos’è l’incontinenza urinaria
Si tratta della mancanza di controllo della vescica con la conseguenza che improvvisamente fuoriesce l’urina. Il problema si può presentare sia di giorno che di notte e non dipende né da un capriccio del bambino e nemmeno dalla sua pigrizia.
Perché molti bambini ne soffrono?
Molti bambini soffrono di questo problema. Quella di fare la pipì a letto è una condizione le limita la vita di un bambino e della sua famiglia poiché gli impedisce di restare a casa dei compagni o dai nonni più a lungo o anche di notte. Per lui sarebbe molto imbarazzante che gli altri lo vengono a scoprire.
Quali possono essere le cause?
Può trattarsi principalmente di problemi di salute, quali:
- neurologiche
- costipazione, cioè difficoltà a defecare
- apnea ostruttiva nel sonno, cioè interruzione del respiro durante il sonno a causa di tonsillite
- renali
- livelli alti di zuccheri nel sangue
- infezioni delle vie urinarie
Per alcune di queste cause, si può ridurre la probabilità di fare la pipì a letto con l’alimentazione, evitando di assumere cibi salati e ricchi di zuccheri. Di bere molto prima di andare a dormire ed evitare di assumere poco prima cibi troppo piccanti o ricchi di spezie.
Nella maggior parte dei casi, la causa della pipì a letto non è conosciuta, ma come è avvenuta così scompare improvvisamente.
Fino a tre anni il bambino è riuscito a togliere il pannolino. Ha imparato a usare il vasino e dopo qualche episodio in cui gli è scappata a letto o sul pavimento, il problema si è risolto rapidamente.
Quando trascorsa questa fase, continua a bagnare il letto o gli scappa la pipì nei pantaloni, inizia il problema. L’incontinenza crea ansia e imbarazzo, pertanto chi gli sta accanto deve avere un atteggiamento comprensivo e paziente.
Quando considerare che gli episodi di pipì a letto del bambino siano attribuibili a problemi di incontinenza o si tratta solo di un momento di crescita?
Lo specialista parla d’incontinenza diurna a partire dai 5/6 anni, d’incontinenza notturna dai 7 anni.
Oltre il 90% dei bambini è in grado di controllare la minzione durante il giorno a 5 anni di età.
Si è osservato che nel 30% dei bambini di 4 anni le perdite di urina notturne sono più frequenti di quelle diurne. L’incontinenza si risolve spontaneamente in circa il 15% di bambini ogni anno che passa.
Purtroppo, continuano a fare la pipì a letto circa il 10% dei bambini di 7 anni, il 3% dei dodicenni e l’1% dei diciottenni.
L’incontinenza urinaria è chiamata anche enuresi e viene classificata in:
Primaria: quando il bambino non è mai stabilmente asciutto.
Secondaria: che si manifesta dopo almeno sei mesi di controllo stabile.
Notturna: tipica della sonno.
Diurna: che si presenta durante il giorno.
Come funziona il tratto urinario?
Il tratto urinario è il sistema del corpo che ha il compito di drenare i liquidi. Allo stesso tempo vengono eliminate le scorie. In questo modo il corpo si depura.
Il tratto urinario è formato dai reni, due ureteri, la vescica e l’uretra.
I reni a forma di fagiolo, grandi come un pugno, sono posti a circa metà della schiena, sotto la gabbia toracica. Hanno il compito di filtrare ogni giorno circa 120/200 litri di sangue con cui producono circa 2 litri di urina, contenente liquidi in eccesso e tossine.
I bambini producono una quantità minore di urina rispetto gli adulti e man mano che crescono la quantità aumenta. L’urina passa dai reni alla vescica attraverso gli ureteri. La vescica immagazzina l’urina fino al momento dell’espulsione attraverso l’uretra.
Sono gli sfinteri, i muscoli che trattengono l’urina all’interno della vescica. Quando si riempie, ecco che si aprono per liberarla dall’urina.
Per urinare, è il cervello a segnalare ai muscoli della vescica di contrarsi e spingere fuori l’urina. Poi il cervello ordina agli sfinteri di rilasciarsi. Una normale minzione avviene quando i segnali sono inviati nell’ordine corretto.
Sono i problemi di comunicazione tra vescica e cervello a determinare l’incontinenza.
Nel caso della pipì a letto avviene proprio una errata comunicazione tra cervello e vescica.
Cause di incontinenza notturna
Non si conoscono con certezza delle cause dell’enuresi notturna, ma generalmente è dovuta a un insieme di fattori fra cui lo sviluppo lento del bambino, una sovrapproduzione di urina di notte e l’incapacità del bambino che dorme di percepire quando la vescica è piena.
Gli esperti associano questo disturbo anche ad altri problemi di cui può soffrire il bambino. Sono l’ansia, l’iperattività, la sindrome da deficit di attenzione e l’apnea notturna.
Molti bambini che fanno la pipì a letto hanno genitori che da piccoli avevano lo stesso problema.
Esaminiamo uno alla volta i fattori che potrebbero essere i responsabili dell’incontinenza urinaria.
Sviluppo fisico più lento
Fino ai 10 anni di età, la vescica del bambino non è abbastanza grande e vi è una scarsa capacità di capire quando la vescica è piena. Con lo sviluppo fisico questo problema svanirà.
Sovrapproduzione notturna di urina
Il corpo umano produce in modo naturale un ormone antidiuretico chiamato vasopressina. Questa riduce la produzione di urina di notte. Ecco perché, di solito, non sentiamo il bisogno di alzarci per andare in bagno. Può avvenire che l’ormone non funzioni come si deve per cui la vescica si riempie a tal punto da non poter trattenere tutta l’urina.
Problemi strutturali
Raramente, può avvenire che ci siano dei problemi fisici del tratto urinario. Come nel caso della spina bifida che provoca una perdita continua di urina.
Sindrome da deficit di attenzione e iperattività
I bambini che ne sono affetti hanno 3 volte di più la probabilità di fare la pipì a letto. Gli esperti ritengono che questo abbia un collegamento con un ritardo nel sistema nervoso centrale.
Apnea ostruttiva nel sonno
E’ stato studiato che i bambini che hanno problemi respiratori, durante il sonno viene rilasciata una sostanza che aumenta la produzione di acqua e inibisce i sistemi di regolazione del volume dei liquidi. Risolvendo un problema, si elimina l’altro.
Ansia
Molti bambini nel periodo fra i 2 e i 4 anni potrebbero aver subito degli eventi ansiogeni. Lo stato di ansia può scatenare l’enuresi secondaria che ricordiamo riguarda i bambini che non si sono bagnati per almeno 6 mesi. Gli eventi ansiogeni nei bambini possono riguardare gli abusi fisici, la nascita di un fratellino, la morte di un congiunto o il cambiamento della scuola o dell’ambiente. La stessa incontinenza diurna può determinare quella notturna, a causa dell’imbarazzo che crea.
Fattori genetici
E’ stato dimostrato che il 30% dei bambini ne può essere soggetto quando uno solo dei genitori ne soffriva. La percentuale sale al 70% quando sono ambedue i genitori.
Cause di incontinenza diurna
Si tratta, solitamente, di un‘infezione del tratto urinario che con le adeguate terapie si risolve velocemente. Esistono, però altri fattori, come la vescica iperattiva e la ritenzione urinaria.
Vescica iperattiva
Il bambino presenta un’urgenza della minzione, cioè non riesce a trattenere la pipì, incontinenza urinaria da urgenza, cioè perdite di urina improvvise, frequenza della minzione, in quanto sente lo stimolo di urinare almeno 10 volte al giorno e 2 di notte.
Ritenzione urinaria o svuotamento incompleto
Si può verificare in quei bambini che hanno l’abitudine di trattenere la pipì a scuola o quando giocano. In questo modo hanno delle piccole perdite di urina. Bambini di questo tipo sviluppano infezioni del tratto urinario, irritazione e anche iperattività della vescica.
Spesso, insistere per insegnare al bambino ad usare il gabinetto, può creare uno stato di tensione che gli impedisce di rilassare gli sfinteri che permettono lo svuotamento completo della vescica.
Come intervenire?
Con la crescita la pipì a letto si riduce grazie allo sviluppo fisico del bambino. Si può aiutare a risolvere il problema facendo fare al bambino l’allenamento della vescica.
Con l’allenamento della vescica vengono rafforzati i muscoli che favoriscono un miglior controllo della minzione. Inoltre, si può far esercitare il bambino a trattenere più a lungo l’urina.
Esistono diversi metodi per aiutare il controllo dell’urina diurna e pertanto si deve invitare il bambino a :
- rilassare i muscoli e senza avere fretta, svuotare completamente la vescica.
- evitare di assumere bevande come la coca cola.
- svuotare la vescica ogni due ore.
- evitare di bere molto prima di coricarsi
- eliminare i cibi salati o troppo zuccherati
- fare pipì prima di coricarsi
Esistono degli allarmi con sensori di umidità.
Sono dei dispositivi che svegliano il bambino di notte quando inizia a bagnarsi. Si possono agganciare al pigiama o messi nel letto. Appena i sensori sentono l’umido scatta l’allarme che induce il bambino a svegliarsi.
L’incontinenza urinaria si può trattare con dei farmaci specifici che il medico prescriverà.
Come aiutare il bambino sotto il profilo emotivo
Fare la pipì a letto rappresenta una delle caratteristiche della crescita del bambino. Non deve essere visto come una vergogna e soprattutto non di deve far sentire il bambino colpevole. E’ importante incoraggiarlo e spiegargli che può capitare a tutti i bambini e con il tempo passerà.
Meglio evitare di fargli indossare il pannolino, anche se è stressante dover cambiare le lenzuola di notte.
Per accelerare la rimessa a letto, mettere delle doppie lenzuola alternate a una traversa. In questo modo, basterà sfilare il primo lenzuolo e la traversa e ritrovarsi con nuove lenzuola pulite e asciutte.
Poiché il bambino di notte potrebbe aver bisogno di andare in bagno, meglio disporre delle piccole luci per evitare di camminare al buio.
Per evitare di svegliare bruscamente il bambino di notte, mettetelo in braccio e passatelo sul vostro letto su cui avete disposto una traversa. In questo modo lo potete cambiare e preparare il suo lettino.
Crescendo il bambino avrà il desiderio di dormire da qualche amichetto o di fare una gita scolastica. E’ bene incoraggiarlo e rassicuralo. Ricordargli come agire per evitare incidenti. Un bambino insicuro tende a isolarsi e a non avere amici.
Con il tempo, se il problema non si risolve, meglio parlare con uno specialista e sottoporre il bambino a una visita.