Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere Morbillivirus, della famiglia dei Paramyxovirus, che si localizza in vari organi e tessuti. E’ una delle malattie più contagiose che si conoscano.
Con l’introduzione della vaccinazione contro queste malattie esantematiche si evita di assoggettare i bambini, fin dalla nascita, a virus aggressivi che potrebbero causarne anche la morte.
Prima dell’introduzione dei vaccini, quasi tutti i bambini si ammalavano di morbillo prima del quindicesimo anno di vita. Questa malattia lasciava molti strascichi come debolezza polmonare, perdita di peso e problemi uditivi.
Il morbillo è definito una malattia endemo-epidemica, cioè è sempre presente nella collettività. Ciò significa che fin dalla nascita i bambini sono a rischio continuo di poterla contrarre. Pertanto solo la vaccinazione può evitarne ogni rischio.
Una volta colpiti dal morbillo, i bambini sono immuni per tutta la vita. Con la vaccinazione, l’immunità è indotta e ha una durata lunghissima.
Il morbillo si trasmette per via aerea, tramite gli starnuti, con la tosse o anche semplicemente parlando. Diventa contagiosa dal momento in cui il bambino accusa i primi sintomi fino a quattro giorni dalla comparsa dell’esantema.
Il morbillo non si presenta immediatamente. Dopo un periodo d’incubazione che solitamente dura una decina di giorni, appaiono le prime manifestazioni.
Il bambino ha la febbre, la tosse secca e può avere anche la congiuntivite.
La dimostrazione più evidente di una malattia esantematica, sono le chiazze sulla pelle. Appare un’eruzione cutanea maculo papulosa che parte dal collo e scende un po’ ovunque. Prima di questa manifestazione così evidente, si presentano delle chiazze rossastre sulla mucosa della bocca e della faringe e delle macchioline biancastre sulle gengive, all’altezza dei molari.
Soltanto dopo una settimana circa dall’inizio dei primi sintomi appaiono le manifestazioni cutanee accompagnate da febbre alta che poi di abbassa fino a scomparire del tutto.
Poiché i lattanti sono protetti dagli anticorpi, la malattia non si presenta in maniera aggressiva.
E’, invece, più grave nei bambini più grandi e anche negli adulti. Il morbillo può presentarsi con delle manifestazioni più gravi come la polmonite, la broncopolmonite e l’otite dell’orecchio. In questi casi bisogna essere molto cauti.
Nei casi rarissimi si può manifestare un‘infiammazione al cervello e del midollo spinale.
Una complicanza del morbillo anche se rarissima, è la panencefalite sclerosante subacuta (PESS). E’ un’ encefalite a lenta evoluzione, che si può presentare in un caso su 100.000 a distanza di molti anni dall’ insorgere del morbillo. In genere interessa soggetti che sono stati colpiti dal morbillo nei primi due anni di vita.
Il Ministro dell Salute, ricorda che il morbillo può essere prevenuto con il vaccino specifico.
La somministrazione di questo vaccino va fatta in due dosi. La prima a 13/15 mesi e la seconda a 5/6 anni. Riguarda l’immunizzazione morbillo-parotite-rosolia (Mpr).
Nel caso in cui adulti e adolescenti non sono stati mai vaccinati, sono previste due somministrazioni che si possono effettuare a distanza di quattro settimane.