La pertosse, conosciuta anche con il nome di tosse canina è causata dalla Bordetella Pertussis. E’ un’infezione delle vie respiratorie. Oggi è presente il vaccino per fortuna. Considerate che prima che fosse disponibile il vaccino la pertosse causava dai 5000 ai 10000 morti l’anno solo negli Stati Uniti. Oggi i casi sono meno di 30.
La pertosse è una tosse violenta e finisce una specie di urlo inspiratorio. Sono colpiti soprattutto i bambini con meno di sei mesi di vita e i ragazzi tra gli 11 e 18 anni. La miglior forma di prevenzione è proprio il vaccino. Di solito viene somministrato quello esavalente che previene anche tetano, poliomielite, epatite virale B, difterite e infezioni da HIB.
Chi entra in contatto con un malato da pertosse deve assumere gli antibiotici per evitare di prenderla e a sua volta diffonderla.
Quali sono i sintomi della pertosse?
Inizialmente i sintomi sono quelli del raffreddore, cioè starnuti e naso che cola. Inizia a comparire una lieve tosse accompagnata da un po’ di febbre. Dopo una o due settimane ecco che la tosse secca si trasforma in tosse convulsiva, la quale può durare anche più di un minuto. Dopo la crisi ecco che viene emesso l’urlo nell’ispirazione. Possono esserci anche conati di vomito. Tra due attacchi il bambino solitamente sta bene. Non è detto che l’urlo ci sia sempre, i più grandi possono non manifestare la tosse convulsiva ma avere comunque un respiro affannoso e la respirazione per alcuni secondi può fermarsi.
La pertosse è contagiosa?
Si, la pertosse è molto contagiosa. I batteri si trasmettono attraverso il liquido che esce dal baso o dalla bocca dell’infetto. Cioè quando tossisce, ride o starnutisce. Può avvenire anche attraverso oggetti infetti. La persona resta contagiosa per circa due settimane o, se assunti gli antibiotici, per 5 giorni dalla prima volta che lo prende.
La pertosse sta in incubazione dai 3 ai 7 giorni. Dopo 1 o 2 settimane di raffreddore la tosse acuta può durare 2-4 o più settimane. C’è poi la fase di recupero che può durare anche per dei mesi.
Cosa fare?
Se sospettate che vostro figlio ha la tosse canina, contattate subito il medico. Dopo una visita fisica, preleverà dei campioni di muco e li manderà in esame nei laboratori. Se ha davvero la pertosse gli vengono prescritti gli antibiotici per due settimane. Alcune volte il trattamento deve essere effettuato in ospedale, soprattutto nel caso di bambini piccoli o lattanti perché il rischio che la pertosse si trasformi in polmonite è alto, circa 1 bambino su 5 con età inferiore all’anno. Per i bambini con meno di sei mesi la pertosse può essere pericolosa anche per la vita.
Se vostro figlio resta a casa, lasciatelo riposare a letto per tutta la convalescenza e usate un vaporizzatore per alleviare l’irritazione alle vie respiratorie. Non esponete il piccolo a sostanze irritanti come la muffa sulle pareti, il fumo di tabacco, il fumo dei caminetti e delle stufe a legna.