Spesso e volentieri, si è portati a pensare che, per proteggere i propri figli, sia necessario evitare anche parlare di situazioni spiacevoli, magari di dominio pubblico. Ebbene, nel caso del Coronavirus e di simili epidemie, la cosa migliore da fare è quella di essere più franchi possibile con i vostri figli.
Infatti, non si può sempre provare a proteggere i figli evitando di dire loro cosa sta succedendo fuori dalle mura di casa. Anche loro, infatti, hanno tutto il diritto di capire e conoscere quali sono le cose che si stanno verificando in Italia, adesso che la diffusione del Coronavirus sta diventando un pericolo pubblico. Ovviamente, va sempre mantenuta una certa sensibilità nel momento in cui si raccontano queste informazioni, ma è fondamentale che anche i bambini siano informati di quello che sta succedendo. Senza scatenare il panico, ma chiaramente spiegando quelle che sono le linee guida di tutela della salute che devono essere seguite.
Non è giusto che i bambini non vengano a conoscenza di quella che è la verità su tale situazione. In fondo, ciascun genitore presenta un dovere ben preciso, ovvero quello di dare adeguata protezione ai propri figli, ma trasmettendogli anche i comportamenti e gli accorgimenti utili per affrontare la vita, che non sarà solamente rose e fiori, ma in cui ci sarà da affrontare anche, speso, delle difficoltà. Evitare di spiegargli la diffusione e il contagio legati al Coronavirus può diventa perfino controproducente.
È abbastanza facile mettere in evidenza come i più piccoli non abbiano la minima idea di quello che sta succedendo in Italia, così come in tante altre parti del mondo. Semplicemente, notano una serie di persone che cammino lungo le strade usando delle mascherine, ma certamente si interrogano il motivo per cui continui a diffondersi un intenso senso di ansia e di preoccupazione.
Ridimensionare il problema, oppure far finta che non esiste, come detto, potrebbe anche portare a risultati controproducenti. Quindi, il consiglio migliore da seguire è quello di dire sempre la verità ai bambini, ovviamente con tatto e sensibilità. Anche in riferimento al Coronavirus deve essere attuato il medesimo comportamento, tralasciando il sensazionalismo e l’allarmismo, che non fanno bene chiaramente neanche agli adulti.
I bambini che hanno almeno tre anni si accorgono subito se le abitudini della vita di tutti i giorni cambiano. Per non parlare dei bambini che vivono nella città che sono state messe in isolamento per via del virus. Insomma, dire la verità, significa anche farli stare più tranquilli.