La congiuntivite può colpire i bambini fin dai primi mesi. Gli occhi delicati sono esposti a vento, polvere e sole.
Essendo molto delicati si infettano facilmente. Anche un raffreddore può essere il responsabile della congiuntivite.
Gli occhi sono una parte molto delicata del corpo e sapere come intervenire è importante.
A volte la congiuntivite può colpire il bambino alla nascita. Durante il suo passaggio attraverso il canale vaginale, può essere attaccato dai batteri. Ecco perché nei reparti pediatrici si usa mettere negli occhi dei neonati delle creme antisettiche.
La congiuntivite può essere causata anche dall’ostruzione del dotto lacrimale. E’ un canale che si trova nell’angolo interno dell’occhio e che arriva fino all’interno del naso. Può capitare di essere ostruito e si evidenzia attorno all’occhio la secrezione di muco continuo e anche un arrossamento.
Il pediatra prescriverà una pomata da applicare con dei leggeri massaggi sul bordo dell’occhio, per favorire l’apertura del canale.
Si possono manifestare varie forme di congiuntivite, ma indipendentemente dal tipo, è importante avere la massima igiene.
Massima igiene contro la congiuntivite.
Utilizzare un asciugamano apposito per il bambino evitando di asciugare entrambi gli occhi. La congiuntivite può colpirne anche uno solo. Bisogna lavare spesso le mani con un sapone antibatterico ed evitare di toccare gli occhi.
Fare una pulizia quotidiana degli occhi con dei prodotti naturali come la camomilla. Ecco come preparare un infuso per la pulizia degli occhi.
Infuso di camomilla
1 In un pentolino, portare ad ebollizione una tazza d’acqua in cui sono stati aggiunti dei fiori di camomilla.
2 Spegnere la fiamma e lasciare raffreddare.
3 Filtrare in un bicchiere di carta e intingere un batuffolo di cotone.
4 Passarlo sulle palpebre diverse volte. Evitare di fare il trattamento in entrambi gli occhi con la stessa acqua. In questo caso, preparare due diversi bicchieri di carta.
Per un trattamento medico specifico, è meglio rivolgersi al pediatra che saprà indicare quale antistaminico utilizzare e se è il caso di ricorrere a un farmaco a base di cortisone.
– La forma più comune di congiuntivite è quella allergica. Si presenta ai cambi di stagione e in particolare quando c’è la fioritura. I pollini e le graminacee sono i maggiori responsabili.
Molti soffrono di una forma cronica di congiuntivite allergica che si manifesta tutto l’anno. E’ causata dalla presenza in casa di acari della polvere, ma anche dai peli di cani e gatti.
– La congiuntivite virale è una forma infettiva provocata dall’Herpes simplex, dall’Herpes Zoster e dall’Adenovirus. Può durare anche 4 settimane.
Si presenta a entrambi gli occhi con una secrezione biancastra e densa che man mano diventa giallastra e appiccicosa. Solitamente la congiuntivite virale si associa a quella batterica. Con il passare dei giorni, questo tipo di infezione si riduce fino a passare.
Si può intervenire con dei colliri antibiotici per ridurre l’infiammazione. Nel frattempo si deve evitare l’esposizione al sole e bisogna avere massima igiene. Per evitare che anche altri si possano contagiare, evitare di mettere il bambino a stretto contatto con gli altri ed evitare di portarlo a scuola, fin quando l’infiammazione si sarà ridotta.
– Un’altra forma è quella batterica. E’ caratterizzata da una secrezione molto appiccicosa, di colore giallastro che si ritrova sull’occhio al mattino. Anche in questo caso si può procedere al lavaggio degli occhi con un preparato alla camomilla e per la cura il pediatra provvederà per una pomata antibiotica. Nel giro di un paio di giorni l’infezione si dovrebbe ridurre. Se la secrezione si riduce, il bambino può anche tornare a scuola.
Molto spesso l’arrossamento agli occhi può essere scambiato per una congiuntivite, ma potrebbe trattarsi di un problema alla vista. Nel dubbio, è meglio sottoporre il bambino a una visita oculistica.