Bambini empatici. Problemi a casa, liti familiari, nervosismo e irrequietezza. I nostri bambini percepiscono le nostre emozioni. Ecco perché d’avanti a loro dovremmo mostrarci sempre positivi e rasserenanti.
Forse non tutti lo sanno che fin dai primi mesi di vita i nostri bambini sono in grado di leggere nelle nostre espressioni e nel tono della nostra voce. Percepiscono se siamo delle mamme serene e se in casa c’è un ambiente accogliente e familiare. I bambini empatici hanno bisogno di sentire che il mondo che li circonda li faccia sentire al sicuro.
Ecco perché il neonato che vive 24 ore su 24 nell’ambiente familiare, dove si sente al sicuro, quando trascorre del tempo fuori casa appare irritabile. Sente un senso di disagio, ha paura e non sa cosa aspettarsi.
Questo cambiamento ambientale si ripercuote in un malessere psicologico che gli impedisce di mangiare regolarmente e di prendere sonno. Per questo motivo i bambini che iniziano il nido o vengono spostati a casa dei nonni hanno bisogno di tempo per ambientarsi.
Bambini empatici. I bambini sono sensibili alle emozioni degli adulti.
Studi effettuati dai ricercatori americani di Seattle dimostrano quanto i bambini piccoli siano sensibili alle emozioni degli adulti. Quante volte abbiamo notato che quando noi mamme siamo particolarmente tristi o emozionate per qualche evento che ci colpisce, il nostro bambino scoppia in lacrime, nonostante sia troppo piccolo per vivere le nostre stesse emozioni.
Questo accade perché percepisce la nostra emotività e la condivide a livello empatico.
Bambini empatici. Discutiamo lontano dai loro occhi e dalle loro orecchie.
Ecco perché, se in famiglia si devono risolvere delle situazioni delicate tra mamma e papà, lo si deve fare quando i bambini non ci sono. A volte le discussioni degenerano, si alza la voce e si possono usare anche parole forti. Si mostra il proprio lato aggressivo.
Evitiamo che tutto questo accada d’avanti a loro.
I bambini manifestano un forte disagio. Hanno paura anche se non sanno il perché. Piangono e pensano di essere loro la causa delle liti e del clima teso di casa. Non mangiano e durante il sonno possono avere dei bruschi risvegli.
Un bambino molto piccolo fissa nella memoria i momenti di paura vissuti.
Mostra insofferenza, cresce con un carattere remissivo e sottomesso nei confronti della società e anche della stessa famiglia. Può sviluppare un carattere chiuso che può esplodere in crisi di rabbia eccessiva.
A differenza dei bambini con una crescita serena, un bambino che cresce in un ambiente difficile, avrà un basso livello intellettivo e difficilmente potrà essere una persona equilibrata.
Per i Bambini empatici dobbiamo mostrarci sempre sereni e accoglienti.
Anche se ci sono dei problemi in casa e a lavoro. Se abbiamo avuto un lutto in famiglia o un amico ci ha delusi, dobbiamo mostrarci di fronte a nostro figlio il più sereni possibile.
Per il bene di nostro figlio, ci dobbiamo porre sempre con modi garbati. Dobbiamo interagire con lui con tono sereno e rilassato.
Cerchiamo di essere accoglienti e affettuosi.
Spesso è capitato che la mamma dopo una litigata, o dopo aver avuto uno scontro che l’ha scombussolata, allatta il proprio bambino. Il neonato riceve il malessere fisico della mamma e ne soffre anche lui.
Bambini empatici. Meglio circondarli di persone positive.
Per permettere a un bambino di crescere sereno, è dovere dei grandi circondarlo di attenzioni e porlo sempre a contatto di persone positive come i genitori, la tata o la maestra del nido. Ha bisogno di ricevere sempre attenzioni, amore e sicurezza. Nella casa dove lui deve crescere deve regnare pace e serenità.
Purtroppo questo non accade in tutte le famiglie. Un bambino circondato quotidianamente da un clima teso e da persone arrabbiate che litigano e alzano la voce in continuazione, cresce anche lui irrequieto.
Bambini empatici. Ripercussioni sulla crescita emotiva.
I bambini empatici, captano tutto. Vivendo circondati da un continuo malessere, avranno una crescita difficile. Formeranno un carattere nervoso e scontroso. Avranno difficoltà a portare a termine dei compiti perché difficilmente riescono a concentrarsi. Il loro sviluppo emotivo sarà caratterizzato da un senso di insicurezza emotiva, da ansia e stress. In queste condizioni, un bambino ne risentirà anche a livello intellettivo, infatti i bambini più intelligenti sono coloro che sono più sereni.
Andrew Meltzoff, co-direttore della University of Washington Institute for Learning & Brain Sciences, a Seattle (Usa) che si è occupato della ricerca sulla sensibilità dei bambini alle emozioni degli adulti, ha affermato: “I bambini sono spugne e imparano non solo dalle loro esperienze dirette, ma anche osservando le azioni degli altri. I bambini hanno una specie di radar emozionale abbastanza sorprendente”.
L’equipe del professore Meltzoff ha condotto un esperimento su 150 bambini di 15 mesi. Dovevano osservare uno dei ricercatori che mostrava alcuni giochi da fare con degli oggetti che producevano dei suoni.
Entrava all’improvviso nella stanza un’altra persona che si arrabbiava con il ricercatore per i giochi che faceva.
Quando poi i bambini sono stati lasciati liberi di usare questi oggetti, avevano timore a toccarli quando la persona che si era arrabbiata era presente.
Quando poi usciva, i bambini correvano a giocarci.
Anche quando la persona arrabbiata appariva tranquilla e non mostrava più rabbia, i piccoli esitavano prima di prendere i giochi. Molti di loro non giocavano più.
“I bambini trattavano questa persona come fosse arrabbiata e infastidita per i giochi, anche se in quel momento non mostrava segni di rabbia. Questo dimostra che i bambini già a 15 mesi ricordano la storia emotiva di una persona.”
I bambini empatici esprimono le loro antipatie.
Avremmo sicuramente notato che i bambini dimostrano una particolare simpatia per una persona e viceversa della ritrosia per altre, senza un particolare motivo apparente. Loro percepiscono la sensibilità di ognuno di noi.
Spesso un’insegnante che manca di tenerezza, un pediatra poco sensibile o dei genitori aridi che non sono in grado di dare amore, non aiutano i bambini a esprimere le proprie emozioni. I bambini non sono attratti da questo tipo di soggetti.
Viceversa, una persona vista anche la prima volta, ma che trasmette calore e un trasporto coinvolgente, suscita in loro il senso di fiducia e di sicurezza di cui loro necessitano.
Il cattivo umore dei genitori rende i figli aggressivi.
Se è proprio vero che i bambini sono talmente sensibili alle emozioni degli adulti, è molto importante che crescano in un ambiente il più sereno possibile.
In famiglia possono accadere cose belle, ma anche brutte. E’ la vita che ci mette d’avanti eventi tristi e avvenimenti gioiosi. I figli devono imparare che esistono le gioie, la felicità e la spensieratezza. Impareranno anche che ci sono anche degli eventi che ci mettono tristezza, che ci fanno piangere e che pian piano si superano.
La cosa dannosa per i bambini è l’atteggiamento dei grandi perennemente negativo.
I genitori che manifestano atteggiamenti irritanti e aggressivi, danneggiano la psiche del bambino. Comportamenti negativi insegnano al bambino che i grandi sono sempre arrabbiati e che il mondo è un luogo ostile dove non si fa che soffrire.
Un bambino circondato costantemente da rabbia svilupperà la tendenza a immaginare che tutti siano arrabbiati con lui. La sua risposta comportamentale sarà quella di una persona che agirà di conseguenza. Avrà la tendenza a non fidarsi del prossimo e si mostrerà sempre aggressiva.