Per aiutare i bambini ad avere un buon approccio con il cibo dobbiamo lasciarli liberi di utilizzare anche le mani, per mangiare.
Con l’arrivo del momento dello svezzamento, il bambino deve iniziare a prendere confidenza con il cibo. Ecco che molte mamme non sanno come fare e le provano davvero tutte.
Le cose vanno fatte per gradi e per stimolare il bambino a prendere confidenza con il cibo dei grandi deve imparare a conoscerlo meglio.
Tradizionalmente, è la mamma che imbocca il proprio bambino, utilizzando un cucchiaio; si tende a tenere il neonato ben distante dal piatto per evitare che lo urti e si sporchi, ma in questo modo molti bambini sembrano apatici e con il passare dei mesi si stancano di essere imboccati meccanicamente e nel corso del pranzo si stancano, non riuscendo a finire tutto il pranzo.
Al lui piace, lo diverte e gli permette di esplorare. Contemporaneamente, inizia a fare le sue prime scelte in maniera autonoma. Sceglie di prendere un pezzo di cibo, ne mette in bocca di più, a seconda della voglia che ha di mangiare. Segue un suo ritmo e decide liberamente se fermarsi o mangiare tutto.
Come avviene con il gioco, il bambino impara a sperimentare e come fa con gli oggetti così fa con il cibo. Li afferra e li porta alla bocca per capire di cosa di tratta e quindi conoscerli meglio.
Il momento del pasto deve diventare un momento lieto di gusto, di consistenze e di curiosità.
Tutto deve apparire come un gioco e non come un momento noioso che spesso i bambini detestano.
Inizialmente, con i primi approcci al cibo, mentre la mamma imbocca il bambino, gli si può dare in mano un pezzo di pane, un biscotto o una fetta di frutta. Con il passare del tempo e con l’introduzione di nuovi alimenti ci si può davvero sbizzarrire.
Molti bambini sono schizzinosi e non amano sporcarsi, altri, invece, si divertono e mangiano la pasta con le mani e anche la carne, si sporcano e spargono cibo ovunque.
E’ dannoso mostrarsi irritati con il bambino quando si sporca e sparge dei cibo ovunque. Questa reazione negativa dei grandi, potrebbe causare in loro un effetto traumatico tale da procurargli delle paure nei confronti del cibo.
Per evitare che i bambini spargano cibo ovunque e permettergli così di mangiare divertendosi e in piena libertà, basta mettere ai piedi del seggiolone dei giornali che raccoglieranno i pezzi che andranno a cadere e far indossare al bambino un grembiule a maniche lunghe.
Alcuni genitori, sulla scelta del pasto del loro piccolo decidono di optare per l’autosvezzamento e pare che sono tanti i bambini che apprezzano questo tipo di approccio. Ci sono bambini che non amano le pappe liquide e preferiscono sentire in bocca delle consistenze, ecco che questa appare la soluzione ideale. Il bambino ogni giorno libera la sua voglia di esplorare cibi nuovi, riceve più stimoli dai grandi e può mangiare a tavola anche con loro.
Il contatto diretto con il cibo li aiuta a crescere e imparare a conoscere le diverse consistenze.
Ciò gli permette di riconoscere subito il cibo, imparando anche il loro nome e in futuro avranno una maggiore conoscenza di diversi alimenti che spesso nemmeno i grandi conoscono, come la frutta e la verdura.
Uno studio recente sottolinea l’importanza di toccare il cibo con le dita. La ricerca è stata condotta proprio da un gruppo di studiosi dell’Università di Nottingham, pubblicato sul British Medical Journal.
Afferma che prendere il cibo direttamente con le mani, o più precisamente con le dita, influisce in modo assolutamente positivo sul rapporto che si avrà un domani, con l’alimentazione.
Sappiamo quanti disturbi alimentari esistono specie in età adolescenziale; si registra un’alta percentuale di ragazzi obesi e purtroppo molti soffrono anche di anoressia.
Il team di ricercatori, ha studiato per anni il comportamento alimentare di 155 bambini tra i 20 mesi ed i 6 anni e mezzo, nel corso del periodo dello svezzamento.
Un gruppo di bambini è stato nutrito in maniera tradizionale, cioè con il cucchiaio, mentre un altro gruppo è stato lasciato libero di gustare gli alimenti con le mani.
A fine pasto, sono stati proposti a tutti sia dei dolci amati dai bambini, che della frutta e della verdura.
Ebbene, i bambini che mangiavano con le mani hanno preferito la frutta e la verdura, quelli abituati a usare le posate hanno scelto, invece i dolci.
Questo sta a dimostrare che mangiando il cibo utilizzando le mani si ha una maggiore consapevolezza di ciò che si mangia.
I bambini che mangiano sempre con le posate, o che assumono frullati al posto di frutta in pezzi, perdono la consapevolezza delle calorie che assumono.