E’ proprio vero che figli di mamme lavoratrici crescono più capaci e indipendenti.
Nonostante molte mamme abbiamo dei sensi di colpa perché lasciano i loro figli quando sono ancora molto piccoli per andare a lavorare, devono stare serene perché comunque i loro bambini stanno crescendo bene.
A volte si sentono delle cattive madri, ma non devono temere perché i loro bambini crescono forti, intelligenti e più maturi rispetto a figli con mamme casalinghe.
A proposito d’intelligenza, da una ricerca condotta presso la London School of Economics and Political Science della University of Oxford, risulta che i bambini di mamme lavoratrici sono più svegli.
Per quanto riguarda lo sviluppo del bambino molto piccolo, questo è più capace a parlare, a relazionarsi con gli altri, svolgerà meglio le azioni quotidiane e il movimento.
Poiché fin da piccino, sarà condotto al nido prima e poi alla scuola dell’infanzia, ciò gli permetterà di stare sempre a contatto di altri bambini e ricevere maggiori stimoli dagli insegnanti. Nessuno gli impedirà di muoversi liberamente ed esprimersi nelle attività didattiche.
La madre crede che il suo bambino stia soffrendo, ma in realtà non è affatto così.
Una mamma lavoratrice ha una maggiore disponibilità monetaria e quando avrà del tempo da dedicargli si potrà permettere di poterlo accontentare in molte sue richieste.
Vorrà trascorrere del tempo in una pista di pattinaggio con gli amichetti o affittare un campo di calcio per una partitella?
Ebbene, la mamma lavoratrice è disponibile.
Se il bambino si vorrà iscrivere agli Scout e partire per una esperienza, sarà di larghe vedute e gli concederà di poterlo fare.
A volte si sentono stanchi perché al mattino vorrebbero alzarsi un po’ più tardi, ma invece devono correre per non far arrivare la mamma tardi in ufficio.
Il pomeriggio però diventa tutto divertente. La mamma che lavora porta i figli a fare diverse attività che a loro piacciono tanto. E’ più dinamica e giovane. Al parco corre con loro e insieme si fanno un mucchio di risate.
I figli di mamme lavoratrici, però, amerebbero ricevere più coccole e attenzioni. Man mano che crescono, però, si rendono conto di quante esperienze stimolanti fanno.
Figli di mamme lavoratrici, trascorrono del tempo a casa dei compagnetti a giocare e divertirsi. Le loro giornate sono tutt’altro che monotone.
Le mamme lavoratrici non hanno il tempo per viziare i loro bambini. Sono pratiche e disinvolte. Dialogano con loro come fossero già grandi. Non li vezzeggiano a differenza delle madri casalinghe.
Queste invece li viziano perché sono così stanche che alla fine cedono ai loro capricci.
Ci sono mamme che restano tutto il giorno a casa. Sono nervose, scontente e insoddisfatte.
Riversano le loro frustrazioni sui loro figli. Spesso, non trovano il tempo nemmeno di giocare con loro, prese come sono dalla pulizia della casa che pretendono di rendere perfettamente pulita e ordinata.
Le mamme lavoratrici non hanno molto tempo per le cure domestiche. Quando rientrano a casa preferiscono dedicare il poco tempo a disposizione ai loro figli. Li portano in giro a fare la spesa e insieme a loro preparano la tavola e la cena.
Non riordinano la cameretta, gliela lasciano fare a loro e non li assillano se hanno lasciato tutto a soqquadro o hanno sporcato il tavolo quando fanno colazione. Al contrario delle donne casalinghe che vogliono fare tutto loro, lasciano fare ai figli dandogli fiducia e responsabilità.
La maggior parte delle mamme casalinghe pretendono di fare tutto da sole, ma poi quando non ce la fanno più brontolano perché nessuno le dà una mano.
La mamma chioccia va bene fino a una certa età dei bambini che hanno bisogno di essere cullati e accuditi in tutto.
Non vengono assillati dalle madri per studiare e non le sentono tutto il pomeriggio brontolare per ogni cosa.
Secondo quanto emerso dalla Harvard Business School, le mamme che lavorano crescono meglio i figli.
Ormai le donne non si accontentano più di prendersi cura della casa e dei figli. Oggi si sono realizzate anche nel mondo del lavoro e sanno conciliare tutto abbastanza bene.
I bambini sanno adattarsi molto bene e vivere l’esperienza di trascorrere del tempo con persone diverse dalla figura materna, li aiuta a crescere meno mammoni.
Gli permette di eliminare le paure innate e a socializzare di più con il mondo esterno.
Questi adulti sono stati abituati fin da piccoli a confrontarsi con diverse persone. Hanno sviluppato uno spirito di adattamento e il loro rapporto non si è limitato a quello madre-figlio così importante fin dalla nascita.
Molti bambini che vivono a stretto contatto con la madre, non sviluppano esperienze e preferiscono averla sempre a fianco.
Soffrono il distacco quando entrano a scuola e trovano maggiori difficoltà quando dovranno affrontare un colloquio lavorativo o quando dovranno allontanarsi dal luogo di origine in cerca di una realizzazione professionale.
E’ stato condotto uno studio in 24 Paesi e dai dati raccolti si è verificato il fatto che i bambini cresciuti non solo con la mamma, crescono meglio. Sanno prendersi cura dei fratelli più piccoli e sanno svolgere dei lavori di casa, pur essendo ancora dei bambini.
Da adulti saranno in grado di trovarsi un lavoro e di prendersi cura di se stessi quando andranno ad abitare da soli.
Bambini di mamme lavoratrici occuperanno posizioni importanti come quelli di Dirigenti di Azienda e di Manager.
Avranno capacità organizzativa, di adattamento e di apertura verso gli altri.