Educare, è un compito difficile e complesso per una coppia genitoriale, che ha il dovere di prendersi cura dei propri figli, cercando di trasmettere loro sani valori e sani principi. Tutti i genitori, desiderano educare i propri figli al meglio, mirando cosi alla costruzione di un adulto integro, equilibrato, gentile. Formare un bambino ed educarlo alla gentilezza, non è sempre semplice, ma è possibile!
I bambini, sono lo specchio dei modelli comportamentali a cui si ispirano, per cui tendono a seguire la linea comportamentale dei genitori o di chi li educa. Il modello genitoriale, sarà fondamentale per la loro formazione, anche se ci sono diversi altri fattori che influenzeranno la formazione caratteriale dei bambini, e le loro attitudini comportamentali. La teoria del Natural Parenting, afferma proprio questo: i bambini seguono a specchio il comportamento dei familiari, e ne assorbono le caratteristiche.
Tuttavia, anche il modo in cui si educano i figli e gli obbiettivi di fronte ai quali questi ultimi vengono posti influenzano notevolmente i loro atteggiamenti e le loro relazioni con gli altri. In una società come questa, tendenzialmente arrivista e cinica, i genitori, spingono i figli a raggiungere e prediligere specifici obbiettivi, a conquistare successi e ad affermarsi; in questo contesto, non c’è spazio per la gentilezza, per le relazioni sane.
Lo psicologo Harvard Weissboud, spiega che i bambini non nascono buoni o cattivi, per cui la loro formazione dipende strettamente dai genitori. Esistono alcune semplici regole da rispettare per educare i bambini alla gentilezza:
1) Bisogna ricordare ai bambini di essere gentili, prima che felici. In presenza di educatori e corpo insegnante, i genitori dovranno spingere verso questo concetto, impartendo nei figli la necessità di rapportarsi agli altri in modo positivo.
2) La gratitudine e la gentilezza, devono far parte degli atteggiamenti naturali: se si guidano i bambini verso costanti atti di gentilezza verso gli altri, tutto avverrà in modo del tutto naturale. E’ importante insegnare loro che atti di gentilezza non corrispondono a premi, poiché essi devono far parte del tessuto naturale del loro essere.
3) I bambini vanno guidati, per cui, i genitori devono costituire un esempio per loro: fare attività di volontariato, o aiutare gli altri, senza chiedere nulla in cambio, è l’esempio più importante: i più piccoli vengono ispirati da certi comportamenti e imparano ad essere gentili.
4) Educare i bambini ad essere tolleranti, anche quando viene fatto loro del male: essere superiori cercare il punto d’incontro, evitare di offendere e fare del male, e soprattutto tutelare i più deboli.
5) In una società votata al bullismo, anche infantile, educare alla gentilezza è d’obbligo.