Secondo gli insegnamenti della più grande educatrice della storia, dobbiamo educare i bambini alla libertà.
“I bambini devono stare nella natura e li dobbiamo aiutare a tirare fuori i loro talenti”.
Questi sono soltanto alcuni tra i consigli suggeriti da Maria Montessori. capostipite della pedagogia moderna.
Scrisse “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini”. Il suo metodo mette al centro il rispetto per la spontaneità del bambino.
Oggi, si tende a fissare regole e orari che limitano le potenzialità del bambino.
Se il bambino è guidato da un educatore che rispetta i suoi tempi e interviene soltanto quando necessario, riesce a auto educarsi e a far uscire le sue potenzialità.
Il libro “Educare alla Libertà” scritto da Maria Montessori, ci ha lasciato il segno di come dovremmo porci nei confronti dei bambini per aiutarli a diventare autonomi e quindi di svilupparsi mentalmente.
Con i principi da lei fissati il bambino acquisisce la capacità di fare molte cose in piena autonomia. Questo gli permette di essere libero.
Trattare i bambini come se fossero dei neonati, gli impedisce di sviluppare le loro capacità. Molte mamme viziano i loro figli, sostituendosi a loro in tutto. Con questa cattiva abitudine, il bambino si abitua a non prendere iniziative e il suo sviluppo rallenta. I bambini vengono imboccati, vestiti e lavati anche quando possono fare da soli. E’ normale che fin quando non inizieranno a farlo autonomamente non ne saranno capaci. Meglio, però, iniziare subito.
Non pensiamo che i bambini sono sempre troppo piccoli per fare questo o quello. A piccoli passi, possono imparare ad apparecchiare la tavola, a mettere in ordine la cameretta. Riusciranno, così, a fare cose più importanti, solo se gli diamo la fiducia che meritano. Se non gli diamo la possibilità di provare non acquisteranno mai sicurezza e soprattutto non avranno fiducia nelle loro capacità.
Per rendere più divertente un compito a loro affidato, chiediamogli di essere precisi. Per loro sarà più divertente travasare dell’acqua senza toccare il bicchiere o riuscire a mettere a posto il sapone dopo essersi lavate le mani. Crescendo saranno capaci di mettere in ordine le posate e impilare i piatti. Abituandosi alla precisione, i bambini, con questo esercizio, armonizzano il corpo e imparano il controllo dei movimenti.
Questo principio vale sia per gli insegnanti, ma anche per le mamme che il pomeriggio aiutano i figli a studiare. Durante lo svolgimento dei compiti, bisogna ridurre al minimo il proprio intervento. L’educatore ha il compito di vigilare affinché il bambino non sia intralciato nella sua libera attività. Deve essere un osservatore e deve parlare il meno possibile. Non importa se il bambino commette degli errori. L’insegnante lo deve portare a correggersi da solo. E’ molto diseducativo vedere mamme che scrivono i compiti al posto dei loro bambini. Stanno abbassando la loro autostima. Li stanno facendo sentire degli incapaci.
Molti insegnanti, ma anche i genitori forzano i bambini a finire i compiti. Se si sentono stanchi, se sono assonnati non possono essere costretti. Specie i più piccoli non hanno voglia di colorare un disegno o si rifiutano di fare un lavoro di gruppo. L’educatore non deve costringerli.
Per Maria Montessori è importante fare vivere i bambini a contatto con la natura, il più possibile. All’aria aperta tirano fuori delle energie che non si immaginano. E’ importante durante la settimana trovare del tempo per staccare dalla solita routine. Oggi in molte scuole si fa lezione all’aperto. La natura aiuta i bambini a crescere forti e sani. Stimola la mente e anche l’appetito.
E’ importante prendersi cura di una piantina o di un piccolo animale. I bambini sono molto sensibili e dargli questi strumenti gli farà molto bene. E’ utile risvegliare nel bambino il senso di previdenza. Fargli capire che la pianta se non la si annaffia ogni giorno rischia di morire e che gli animali hanno bisogno di noi per stare bene. Il bambino si sentirà utile agli altri e imparerà che gli impegni e le responsabilità sono molto importanti.
Il compito dell’educatore è quello di scoprire il talento di ogni bambino. Ognuno è portato per cose diverse e questo è meraviglioso. C’è chi ama la matematica e chi l’arte. C’è chi è bravo nel calcio e chi nell’atletica o nelle arti marziali. Anche i genitori non devono criticare il bambino se è meno portato per una materia o uno sport, non lo deve criticare. Questo lo farà sentire male. Meglio fargli notare quanto è bravo in ciò che sa fare.
Maria Montessori fu la prima a realizzare delle classi dove i mobili e tutti gli arredi erano a misura di bambino. Questo permetteva ai bambini di muoversi liberamente e in assoluta indipendenza. Oggi molte scuole dell’infanzia utilizzano questi metodi e così i bambini non sono costretti a chiedere l’intervento dei grandi per andare in bagno e per lavarsi le mani. Appendono da soli gli zainetti e il cappottino. I materiali didattici sono appositamente studiati per essere incastrati e montati. Favoriscono lo sviluppo intellettuale del bambino e permettono l’autocorrezione dell’errore. Il bambino posto nell’ambiente idoneo e guidato correttamente è in grado di aumentare le sue potenzialità.
Dobbiamo aiutare i bambini a scoprire il mondo che stanno iniziando a esplorare. Per loro è ancora uno sconosciuto. Per questo motivo, noi dobbiamo essere la guida giusta per aiutarli ad affrontare gli ostacoli che giorno per giorno incontreranno lungo il loro cammino.
Da molti anni oramai ci sono scuole che adottano il Metodo Montessori. Questi principi oggi valgono più che mai e ci devono aiutare a saperci approcciare con i bambini. Sia che siamo insegnanti che giorno dopo giorno stiamo a stretto contatto dei bambini, ma anche da genitori. Le regole Montessori ci aiutano a capire dove abbiamo sbagliato fino ad ora. Ci suggeriscono come comportarci d’ora in poi per insegnare i bambini alla libertà.