E’ cattiva abitudine di molti genitori di andare via all’improvviso quando accompagnano i bambini a scuola o li lasciano con la tata.
Basterebbe dire ciao per evitare che i bambini abbiano un senso di smarrimento e paura dell’abbandono. Ogni volta che questi bambini si girano intorno e non vedono la loro figura di riferimento, si sentono persi. Sono spaventati poiché la mamma è sparita senza averli avvisati.
Anche se molte volte non piangono, ciò non significa che sono tranquilli.
Molti genitori potrebbero rispondere che ogni bambino è diverso dall’ altro e che il loro non ha mai mostrato un comportamento di insofferenza.
Ci sentiamo di ribadire che proprio per il fatto che molti bambini non hanno lo stesso modo di reagire, c’è chi esprime meglio la sua sofferenza e chi, invece, si chiude in se stesso.
Così facendo, i genitori causeranno al bambino una sensazione di malessere ogni volta che incontrerà la persona che poi sostituirà la figura genitoriale.
Tutti i giorni, il bambino avvertirà un senso di angoscia ogni volta che esce di casa per recarsi al nido, oppure al mattino perché sa che da un momento all’altro la mamma dovrà lasciarlo.
Alcuni bambini iniziano a piangere disperatamente non volendo lasciare le braccia della mamma. Altri appaiono pacati e rassegnati.
Dire ciao, una parola semplice per un significato importante.
Per lui, comunque, questo momento è particolarmente difficile.
E’ importante fargli capire che la mamma ogni volta che lo lascia è solo per poche ore e che verrà a riprenderlo per restare insieme per il resto della giornata.
Con questo sistema non si andrà a creare nel bambino un disordine mentale.
Dire ciao, per tranquillizzarlo. E’ abitudine di molte mamme pensare che lasciare il bambino in punta di piedi sia un comportamento positivo. Lo fanno quando lo lasciano al nido o alla scuola dell’infanzia. Appena il bambino si distrae un attimo, attratto dai giochi o vedendo un compagnetto, ecco che la mamma scappa via.
Inizialmente, quando il bambino non se ne accorge, continua a giocare con il resto del gruppo. Nel momento in cui avrà necessità dell’abbraccio materno, o perché si sta annoiando o si sente assonnato o stanco, va alla ricerca della figura di riferimento a cui è stato abituato fin da piccino.
Ci sono bambini più mammoni di altri, troppo sensibili e suscettibili dei cambiamenti.
La situazione che la mamma va a creare non è piacevole affatto per il bambino. Gli psicologi lo sconsigliano assolutamente. Gli specialisti ritengono che salutare il bambino per andare via deve esserci, per rassicurarlo.
Per un bambino, accorgersi che all’improvviso la mamma non c’è più, è molto destabilizzante. Ecco come si sente:
Ecco le strategie e i comportamenti da usare per assicurarvi di non creare traumi a vostro figlio.
Vedrete che con tanta pazienza, il bambino capirà che ogni volta che la mamma o il papà lo lasceranno, poi torneranno sempre a riprenderlo.
Per non peggiorare la situazione facendo crescere nel bambino il senso di disagio, ci sono dei comportamenti che dovete evitare di assumere. Eccoli:
E’ necessario che il bambino comprenda come LUI, per la mamma resta sempre al primo posto. Questo lo fa sentire protetto anche a distanza. Il saluto ha lo scopo di trasmettere al piccolo sicurezza. Gli dà la certezza che la mamma farà ritorno e lo riporterà con sé a casa.
I bambini sono abitudinari, e in questo caso si deve creare una routine, in modo che anche il bambino più piccolo possa comprendere cosa sta accadendo.
Deve essere una cosa esclusiva tra mamma e bambino, con un significato speciale che indica l’unione indissolubile tra i due che dura anche a distanza.
Dando un’impronta forte, la loro separazione sarà meno difficile.
Si può trattare di una parola o una frase che amano dirsi. Un gesto d’affetto unico, oppure un oggetto che può essere un pelouche o che appartiene alla mamma. Lo farà sentire meno solo e gli farà compagnia durante questa separazione momentanea.
L’alchimia che si crea tra madre e bambino è importante. Dà forza a entrambi e il figlio, poco a poco imparerà a diventare un essere a sé indipendente dalla mamma.
Ora è pronto per aprirsi al mondo e socializzare con tutti.