Oggi i bambini sono proprio svegli e sono capaci di usare il computer e riescono a gestire il cellulare meglio dei grandi. Come proteggere i piccoli per evitare che corrano dei rischi?
I genitori devono essere prudenti ed evitare di concedergli tutto. Anche se sono costretti ad accedere a internet per motivi di lavoro, in presenza dei bambini devono evitarlo. Meglio dedicarsi un po’ a loro e non divenire dipendenti dei social network. I bambini tendono a voler fare sempre ciò che fanno gli adulti.
I bambini vanno tutelati ed è dovere degli adulti proteggerli. In un’età in cui tutto gli sembra un gioco, i bambini non sono in grado di percepire i pericoli e quindi vanno protetti dai genitori che sono responsabili e devono rispondere in prima persona nel momento in cui i loro figli si mettono in pericolo.
Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore in Europa il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali che era stato approvato nel 2016 e che prevede che l’accesso ai servizi di informazione quali Facebook, Twitter, Wathapp sia consentito a ragazzini superiori agli anni 16, limite consentito ai bambini fino ai 13 anni.
Oggi, dati sconcertanti, dimostrano come i bambini in età prescolare abbiamo libero accesso a questi mezzi di comunicazione. Molti di loro hanno sostituito i classici giochi che si facevano un tempo con tablet, smartphone e PC.
Con il nuovo regolamento, si vuole richiamare l’adulto alle proprie responsabilità di genitori ed educatori maturi e consapevoli.
Un genitore non ha il diritto di fare a modo suo. In Italia sono sempre di più i genitori giovanissimi che postano le foto dei loro figli molto piccoli. La loro forma di esibizionismo inizia fin dal momento del concepimento. Infatti, tendono a fotografare la loro pancia nei diversi mesi di gestazione e mettere in rete anche la prima ecografia fatta, che mostra i lineamenti del nascituro.
Molte mamme amano mostrare le foto dei piccoli, inconsapevoli dei pericoli che corrono.
Occorrerebbe maggiore informazione poiché i futuri genitori non si rendono conto dei pericoli a cui vanno incontro rendendo pubbliche le foto dei loro figli.
Internet, oggi, è molto utilizzato e i bambini in età scolare hanno la possibilità di fare delle ricerche.
I social network ci aiutano a scoprire come si scrive correttamente una parola, fanno le traduzioni in varie lingue e aiutano a cercare i luoghi da visitare.
Se hanno poco tempo perché lavorano o devono accudire a un neonato, sarà meglio tenere spento il computer o il telefonino e impegnare il bambino in altre attività. Bisogna essere categorici e non cedere ai capricci.
Per il bene dei bambini, si deve impedire che ricevano smartphone in regalo e altri mezzi di comunicazione. Meglio mettersi d’accordo con i familiari quando devono fare un regalo per evitare disguidi e pianti da parte dei bambini.
Molti genitori si lamentano del fatto che quando i bambini cercano dei film a cartone animato, compaiono immagini violente e di sesso. Purtroppo, bisogna fare attenzione perché anche digitando male una parola si può incappare in siti poco adatti a questa categoria di utenti. Per questo, i bambini non vanno lasciati mai da soli.
Secondo delle ricerche, la pedo-pornografia in rete sta subendo una crescita vertiginosa. Addirittura, nel 2016 sono state due milioni le immagini censite, il doppio rispetto all’ anno precedente. La causa è proprio dovuta al fatto che i genitori postano le immagini dei figli.
La cattiva informazione fa si che loro non sappiano che nel momento in cui sono caricate su Facebook, queste foto diventano di proprietà del social network e anche quando vengono eliminate in seguito, ormai il danno è fatto.
Purtroppo, i bambini non sono in grado di difendersi e perciò devono essere i grandi a tutelarli.
Mamme che fanno un uso continuo di Facebook fanno si che anche i loro bambini ne siano dipendenti. Per loro è una cosa molto affascinante che li attira molto.
Una Ricerca condotta da Ipsos per Save the Children in occasione del Safer Internet Day del 2017 ha evidenziato il fatto che nelle famiglie tutti utilizzano Internet a causa del fatto che i bambini, già intorno ai 10 anni ricevono il loro primo smartphone.
Grazie al fatto che fin da piccoli hanno grandi capacità di utilizzare i mezzi di comunicazione, i bambini hanno l’abitudine di fotografarsi o filmarsi e mettere questo materiale in rete.
Per gioco e ingenuamente inviano il materiale ad amici e conoscenti, ma spesso i loro profili sono anche pubblici, quindi le loro immagini sono viste da milioni di persone.
Come abbiamo detto prima, una volta che le foto vanno in rete ci restano per sempre. Sono molti i casi di ragazze e ragazzi derisi e perseguitati da bulli e individui senza scrupoli che li hanno indotti a chiudersi in casa dalla vergogna e in alcuni casi a commettere dei comportamenti autolesionisti nei loro stessi confronti.
Per evitare tutto questo, si deve partire da quando i bambini sono molto piccoli.
Fissare delle regole e spiegare cosa è a loro permesso e i divieti. Dare il buon esempio sempre e invece che utilizzare un PC o uno smartphone per giocare, meglio ricorrere ai giochi classici che si facevano un tempo, utilizzando penna, foglio e giocattoli.