Vi è capitato in una classe di scuola dell’infanzia di vedere bambini aggressivi che si agitano come forsennati, spingono i compagnetti, danno morsi e schiaffi e nessuno riesce a tenerli a bada?
In una classe anche con uno solo di questi bambini aggressivi, i genitori entrano in crisi perché temono per i loro figli e le insegnanti non sono in grado di organizzare il lavoro in classe.
E’ vero che i bambini vanno trattati allo stesso modo, ma purtroppo quando dal pediatra, a scuola o al parco s’incontrano bambini aggressivi si tende a stargli distante.
Si tratta di bambini anche piccoli, sia maschi che femmine che adocchiano le loro vittime. Senza una ragione comprensibile, li fanno cadere dalla sedie, li trascinano dallo scivolo. Gli tirano i capelli e gli danno anche schiaffi e morsi.
Sarebbe comodo poter dire che si tratta dei figli degli altri, ma non è così. Perché anche noi a casa abbiamo figli con carattere diverso e alcuni di loro hanno atteggiamenti che non comprendiamo. Possiamo definirli maleducati?
La questione è complicata perché non si tratta di bambini viziati o maleducati.
– Alcuni di loro cercano di comprimere tutta questa energia negativa dei loro figli con punizioni. Li sculacciano, li sgridano in malo modo e gli negano i cartoni animati o l’uscita al parco. Sperano così che questi bambini aggressivi possano capire che i loro comportamenti sono sbagliati.
– Altri genitori, invece, li lasciano fare, senza riprenderli, con la speranza che si tratti solo di un momento che stanno attraversando.
Augurandoci che nessun genitore per questi motivi, abbia sottoposto il bambino a visita psicologica, noi ci sentiamo di incoraggiarli, spiegando loro che si tratta di una fase di crescita del bambino del tutto normale.
C’è da comprendere che fino a 3 anni di età, il bambino possiede un linguaggio povero di vocaboli. Spesso, quando parla, non riesce a farsi capire, sia a casa che a scuola.
Per comunicare più facilmente, sceglie così una strada più immediata.
Vuole sedersi? Tira via il compagnetto dalla sedia afferrandolo per il grembiule.
Il compagno non vuole dargli i colori? Lui gli tira via il foglio o gli dà una manata.
Il bambino comunica con le mani e con i piedi. Gridando e piangendo. Con questi atteggiamenti spera di essere compreso facilmente e accontentato.
Si tratta di una fase di crescita, ma il compito di genitori e insegnanti è quello di osservare con attenzione i suoi comportamenti e di capire se la sua aggressività sta crescendo o regredendo.
Sono troppo severi? Forse li viziano un po’ troppo?
Come comportarsi ai modi aggressivi dei bambini.
1 Dialogare. Cercate di instaurare con i vostri bambini un rapporto basato sulla comunicazione. Parlate molto con loro perché hanno bisogno di essere trattati da grandi. Avendo un maggiore dialogo, impareranno che quando avranno bisogno di qualcosa, dovono farsi capire usando le parole.
2 Spiegare. Se litigano con i compagni e piangono disperatamente perché pretendono un gioco altrui o i colori, bisogna fare capire loro che ognuno ha i propri colori assegnati dall’insegnante. Se ha bisogno di quelli degli altri, deve chiedere e poi restituire.
3 Rispettare. Abituateli al rispetto delle cose e delle persone. Spiegategli che i giochi vanno riposti e non vanno rotti. Così si potrà giocare anche il giorno dopo. Che le sedie servono per sedersi e i compagnetti devono essere trattati con affetto e delicatezza.
4 Tranquillizzare. Parlate ai vostri bambini usando una voce pacata e decisa. Parlandogli a voce bassa, vedrete che anche loro lo faranno. Usando questo tono, loro capiranno meglio ciò che gli state spiegando. Resteranno calmi ad ascoltare e soprattutto lo ricorderanno meglio.
Se parlate alzando la voce, se ogni volta che il bambino è aggressivo, voi lo punite con uno schiaffo, gli state insegnando che sono quelle le tecniche da usare.
Imparando solo questo tipo di atteggiamento, il comportamento del bambino non migliorerà.
E’ tipico che i bambini aggressivi sono figli di genitori nervosi che perdono la pazienza facilmente. Padri arrabbiati che fanno ricadere le loro frustrazioni sui figli. Mamme insicure e scontente che scaricano la loro rabbia su di loro.
I bambini crescono timorosi e la loro reazione aggressiva è un’arma di difesa.
Così a scuola fanno come i genitori gli hanno insegnato. Si mostrano sempre aggressivi e con un atteggiamento di chiusura nei confronti dei loro coetanei.
Non sono accoglienti, non mostrano le loro debolezze e con il tempo diventa sempre peggio.
Anche a scuola possono capitare insegnanti che non sono adatti a questo genere di lavoro. Sono nervosi, si spazientiscono subito e usano nei confronti dei bambini maniere pesanti. Ad esempio, un bambino aggressivo non può rimanere per ore seduto a riflettere.
Questo genere di bambini, super attivi hanno bisogno di scaricare tutta la loro energia.
Questo genere di bambini, ha una forte carica di energia che ha bisogno di scaricare.
Evitate bevande e alimenti che li eccitano come la coca cola e la Nutella. Anche troppe merendine sono dannose. Specie se assunte di sera, l’eccesso di zuccheri in essi contenuti, gli impediscono di addormentarsi facilmente e la loro aggressività così si accentua.
Concludendo, aiutate i vostri bambini aggressivi, proponendo programmi televisivi adatti alla loro età. Evitate film e video giochi con scene aggressive.
Prima di addormentarsi, leggetegli un racconto.
Siate sempre amorevoli e pazienti. Non siate frettolosi e dimostrate al bambino che siete sempre disposti ad ascoltarlo e aiutarlo in caso di bisogno.