Molti genitori lasciano i bambini a casa da soli sperando così di dare loro maggiore fiducia e indipendenza.
I genitori hanno sempre un gran da fare e con il lavoro e i diversi impegni della giornata, sono costretti a lasciare i figli con qualcuno. Nella maggior parte dei casi si tratta dei nonni oppure devono pagare una baby sitter.
Quando si hanno bambini di età diverse, è frequente dover accompagnare uno ad un’attività e l’altro invece ha finito e preferisce restare a casa.
In alcune famiglie, allora, si prova anche a lasciare i figli a casa da soli.
Quando non sono a scuola, al mattino, quando mamma e papà devono lavorare, loro dormono ancora e non se la sentono di uscire di casa presto. I più grandicelli si annoiano dai nonni e invece a casa hanno tutti i confort di cui necessitano.
Molti genitori sono tentati così di lasciarli da soli a casa per qualche ora.
Mamme coraggiose si azzardano a lasciare i figli a letto o davanti la televisione, pensando che siano responsabili. Non temono che si possano cacciare in qualche guaio.
Altre mamme, quelle più apprensive, non si sognano nemmeno una soluzione del genere. Indipendentemente dall’età dei loro figli evitano di farlo. Non si sa mai che possa succedere qualcosa. Un corto circuito, una scivolata, o possano stare improvvisamente male.
La legge cosa dice a riguardo?
Molte famiglie hanno l’abitudine di lasciare i bambini da soli a casa già all’età di 10 anni. E’ verso i 10/11 anni che si cerca di responsabilizzarli un po’. I bambini tornano a casa da soli, scendono sotto casa a giocare con i compagni o si allontanano per qualche commissione.
I genitori notano una capacità di autonomia dei loro figli che li spingono a lasciarli a casa da soli.
Tutto però è soggettivo e dipende anche dal luogo in cui si abita. Nei piccoli centri, ad esempio, questo accade spesso. Tutti si conoscono e in caso di bisogno, i bambini possono anche chiamare i vicini.
Sembra facile tutto ciò, ma non lo è perché i bambini sono imprevedibili. Anche quello apparentemente calmo può farsi venire delle idee curiose e trovarsi in pericolo.
Oggi, poi se ne sentono tante di storie. Atti di bullismo, dove i bambini possono essere seguiti fino a casa. Rapine in casa in pieno giorno.
Il bambino potrebbe trovarsi in una situazione difficile da cui difficilmente saprebbe uscirne.
Se volessimo rispondere a questa domanda non potremmo dare nessuna certezza.
– L’età giusta è solo soggettiva. I genitori possono decidere di lasciare a casa il bambino se lo ritengono capace di badare a se stesso. Dipende dal suo carattere e dalla voglia di voler restare da solo. Se un bambino è timoroso e impaurito è meglio che non venga forzato. Viceversa ci sono bambini che non vedono l’ora di rimanere soli a casa e questa loro euforia potrebbe portare dei guai.
E’ importante che i bambini siano ubbidienti e dimostrino maturità. Bisogna fargli delle raccomandazioni che loro devono eseguire alla lettera. Non devono fare entrare in casa nessuno e tanto meno qualche amichetto. Questo vale sia per i maschi che per le femmine.
– Quando si decide di lasciare i bambini a casa da soli gli si deve dare la possibilità di poter comunicare in qualsiasi momento con mamma e papà. Il telefono è il mezzo più utile, quindi insegnare a memoria ai bambini i numeri di telefono oltre che della mamma e del papà, anche dei nonni o degli zii più vicini. Li possono memorizzare sul cellulare con l’immagine delle persone a cui si riferisce il numero oppure nel telefono di casa. Se i bambini non sono capaci, basta mettere i numeri ai primi posti. In questo modo, basta che schiaccino la chiamata e si comunica velocemente.
Oggi si possono effettuare le video chiamate con i tabet e i PC. I bambini più grandicelli sono molto bravi e per loro sarà semplicissimo. Per stare tranquilli basta chiamare i bambini. Nel caso in cui non risponderanno dopo varie chiamate, è meglio correre subito a casa a vedere che succede.
– E’ importante avere un buon rapporto con i vicini di casa che come tutti sanno non si fanno scappare di controllare tutto. Sono meglio di un detective privato. Allora meglio farseli amici. Potrebbero essere molto utili. Se sono persone di cui fidarci ciecamente, gli si può lasciare anche una copia delle chiavi di casa. In caso che i bambini non rispondano al telefono si può chiedere il loro intervento mentre si sta ritornando a casa a controllare la situazione. I bambini si devono informare che qualora avessero bisogno, possono chiedere il loro aiuto.
Quando si lasciano dei bambini a casa da soli gli si dà l’opportunità d’imparare a badare a se stessi. Ciò non vuol dire che sarebbero in grado di fronteggiare delle emergenze altrui. Lasciarli con un fratello più piccolo è molto grave. Il fratellino potrebbe farsi male, vomitare e lui come potrebbe essere in grado d’intervenire?
Quando il fratello è più grande le cose cambiano, anche se bisogna essere certi che i due non litigherebbero.
I genitori, inoltre, non devono trovarsi a distanze che richiederebbero molto tempo per ritornare a casa.
E’ bene, che i bambini restino in camera a guardate la TV, a studiare o a leggere. Non dovranno avvicinarsi alle porte e alle finestre. Inoltre, non dovranno toccare coltelli, forbici e altri arnesi che li potrebbero ferire. Dovranno stare lontani da gas e fornelli.
I genitori potranno lasciargli a portata di mano la merenda e tutto ciò di cui potranno avere bisogno.
Il Codice Penale punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni chiunque abbandoni:
– un minore di quattordici anni.
– una persona anziana, malata o con problemi di salute tali da non essere in grado di provvedere a se stessa.
– chi abbandona all’estero un minore di 18 anni (cittadino italiano).
Nel reato di abbandono rientra anche chi lascia un figlio a casa da solo e quindi senza nessuno che lo controlli o si occupi di lui.
Pertanto, si deve fare molta attenzione se si decide di lasciare dei bambini da soli a casa in balia di se stessi o con fratelli più piccoli o più grandi che non sono capaci di occuparsi di loro.
Nel caso in cui avvenga un incidente domestico, il reato riguarda il genitore che non presta cure adeguate al figlio.
Anche se si ritiene che il figlio sia in condizioni di badare a se stesso, ciò non indica che in una situazione imprevista possa essere in grado di saperla gestire.
Il compito dei genitori è quello di curare e vigilare i figli, anche se ci cerca di renderli ogni giorno più autonomi.
La legge punisce il genitore anche quando non si sia verificato l’evento dannoso, ma siano state poste le condizioni perché questo potesse accadere. Anche quando il genitore dorme e non tiene sotto controllo il bambino.
Non si chiama reato quando il bambino ha acquisito un minimo di raziocinio e viene lasciato per poco tempo a casa senza nessuna fonte di pericolo, in un ambiente a lui familiare.
Il reato di abbandono si applica a tutte le persone alle quali il minore è stato affidato.