Sono tanti i bambini che non hanno voglia di mangiare. Devono essere imboccati anche se non sono molto piccoli. Non riescono a ingoiare i pezzi più grossi e hanno spesso anche dei conati di vomito.
Quali potrebbero essere le cause che scatenano questi comportamenti? Cos’è che fa si che molti bambini odino il cibo?
Molti bambini amano il latte, ma nel momento il cui arriva il tempo dello svezzamento o dell’auto svezzamento, iniziano per loro i problemi.
Diversamente da tanti bambini che si mostrano voraci e compiaciuti quando assaggiano la frutta e le minestre, questi bambini sembrano disgustati.
Quando arrivano i cibi solidi come la carne o il pane, il problema si complica.
Con il passare del tempo la situazione non migliora e durerà per molto tempo ancora perché questi bambini non simpatizzano facilmente con il cibo.
La mamma non sa più cosa preparare per invogliare il bambino a mangiare. Credendo di essere lei la responsabile di questa inappetenza, s’ impegna più che può per accendere l’appetito.
Per il bambino quando si avvicina l’ora del pranzo è davvero un incubo. Diventa irritabile, piange e fa di tutto per non sedersi a tavola.
La mamma, per invogliare il bambino a mangiare, accompagna il momento del pranzo con giochi e distrazioni varie, ma farà bene?
Di fronte a bambini di questo tipo, la famiglia non è tranquilla. Rispetto ai loro coetanei, questi bambini sono più magri e bassi di statura. E’ evidente il problema alimentare, ma allora vediamo cosa ne pensa il nutrizionista e lo psicologo.
Poiché il disturbo alimentare potrebbe derivare da un problema psicologico, il nutrizionista ci suggerisce di scavare a fondo facendoci aiutare da uno psicologo.
E’ importante scoprire le cause di questo atteggiamento da parte dei bambini e trovare il modo come risolverle.
Innanzitutto, è necessario capire cosa ci vuole dire il nostro bambino quando assume questo tipo di comportamento.
Potrebbe trattarsi di qualcosa che va oltre la sfera alimentare e per questo dobbiamo scoprirlo.
Quando un bambino rifiuta il cibo fino ad arrivare a vomitare, si addormenta quando si avvicina l’ora del pranzo o diversamente è irrequieto e piange, non dobbiamo sottovalutare il problema.
E’ bene rivolgersi a uno psicologo che aiuterà i genitori a sapere come intervenire in questi casi.
E’ una cosa involontaria, ma quando mette in bocca del cibo il bambino sente i conati di vomito, la gola gli si chiude e non può mangiare.
Forse in casa ci sono delle tensioni a causa di problemi economici o per qualche motivo i genitori non vanno più d’accordo? Ci sono stati dei cambiamenti di casa o è arrivato un nuovo fratellino? Per la serenità del bambino, ci si deve impegnare tutti a rendere la vita familiare più serena possibile.
Non è sicuramente la tattica migliore poiché il cibo non è né un premio e nemmeno una punizione. Pertanto è assolutamente controproducente per il bambino essere premiato se mangia, viceversa ricevere una punizione per non aver mangiato.
La famiglia non deve mai sottovalutare questi comportamenti e colmare le lacune familiari, aumentando il tempo da trascorrere con i bambini ed esternare quanto più amore è possibile.
Indagate, prendete del tempo per trascorrere delle ore con il vostro bambino. Sicuramente riuscirete a cogliere le cause del suo malessere.
Un giorno di assenza da scuola o dal lavoro non faranno male. Trascorretelo insieme al vostro bambino per fortificare quel rapporto d’amore che per qualche motivo stavate dando per scontato.